Il Sindaco Sala ignora i problemi di Milano: chiediamo le dimissioni

In Consiglio Comunale si alza la tensione, e ancora una volta il sindaco Beppe Sala risponde con attacchi personali anziché affrontare il merito delle questioni sollevate dall’opposizione. Al centro della polemica, il mio gesto simbolico durante la seduta in Consiglio Comunale qualche giorno fa.

Un gesto che ha provocato l’irritazione del sindaco, ma che rappresenta esattamente ciò che accade da mesi a Milano.

Proposte ignorate, cittadini dimenticati

Il sindaco mi ha criticato aspramente per aver gettato alcuni documenti nel cestino ma si dimentica di dire cosa rappresentavano quei documenti: erano proposte di consiglieri comunali, molte delle quali nate da esigenze vere, quotidiane, concrete, dei cittadini milanesi. Ma questa maggioranza di centrosinistra le ignora sistematicamente. Il mio gesto non è stata una provocazione gratuita, ma una denuncia visiva e potente di un problema ben più profondo.

Quelle carte, che rappresentano richieste, idee e problemi sollevati dai milanesi, vengono accantonate ogni giorno. Finiscono nel dimenticatoio. Finiscono, nei fatti, nel cestino. Il mio è stato solo un modo per rendere evidente a tutti ciò che da mesi accade silenziosamente a Palazzo Marino.

Un’amministrazione chiusa al confronto

L’opposizione lamenta una mancanza totale di confronto. Non c’è alcuna apertura alle proposte dell’opposizione, nonostante siano spesso frutto di ascolto e lavoro sul territorio. Il centrosinistra preferisce ignorare le segnalazioni dei cittadini piuttosto che riconoscere che possano arrivare soluzioni anche dalle forze politiche che non fanno parte della maggioranza. In questo clima il Consiglio Comunale rischia di diventare un’istituzione svuotata della sua funzione di rappresentanza e dialogo democratico.

Non possiamo più accettare che tutto venga filtrato attraverso logiche di partito, che chi non appartiene alla sinistra venga automaticamente escluso da ogni processo decisionale.

Sala si indigni per Milano, non per un foglio di carta

Il sindaco si è detto indignato per un gesto simbolico ma dovrebbe indignarsi per ben altro: per il degrado dei quartieri, per i ritardi sulle manutenzioni, per i disagi nei trasporti, per la paralisi dell’urbanistica. Invece, resta in silenzio su tutto questo, ma si infiamma per un foglio di carta. È l’ennesima dimostrazione di quanto sia distante dalla realtà quotidiana dei milanesi.

Per questo, torniamo a chiedere con forza le dimissioni del sindaco Sala. Se non è più in grado di ascoltare la città, di confrontarsi con le sue voci più critiche e di garantire un governo trasparente ed efficace, allora è giusto che faccia un passo indietro. Milano merita di più.