Referendum contro i divieti alle moto: oltre 4.000 firme raccolte. L'obiettivo è 15.000

La battaglia contro i divieti di circolazione per le moto Euro 0, 1 e 2 previsti a Milano dal prossimo ottobre entra nel vivo. Un iniziativa guidata da me, Riccardo Truppo, promotore di un referendum cittadino che punta a dare voce a migliaia di motociclisti milanesi penalizzati dalla decisione della giunta Sala.

Una risposta concreta alla protesta cittadina

Con oltre 70.000 veicoli coinvolti dal provvedimento comunale, l’esigenza di una mobilità sostenibile non può ignorare le reali necessità dei cittadini. Stiamo raccogliendo firme certificate e autenticate perché vogliamo dare uno strumento concreto ai cittadini per fermare una scelta ideologica e penalizzante.

Oltre 4.000 firme certificate e autenticate già raccolte

L'iniziativa ha già superato quota 4.000 firme, grazie anche alla straordinaria partecipazione all’evento motociclistico all’Idroscalo, dove centinaia di persone si sono messe in fila per firmare il modulo referendario. Un segnale forte e chiaro che arriva dalla città reale, quella fatta di lavoratori, studenti, padri e madri di famiglia che ogni giorno usano la moto per spostarsi.

Un obiettivo chiaro: 15.000 firme

L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a 15.000 firme. Quando supereremo questa soglia, il Sindaco Sala non potrà più ignorare la volontà dei cittadini milanesi. L’intento è quello di portare il tema in aula, coinvolgere tutte le forze politiche e fermare un provvedimento che rischia di mettere in ginocchio migliaia di famiglie.

Una mobilitazione trasversale

Il referendum promosso da Fratelli d’Italia si sta rivelando una mobilitazione trasversale, che unisce cittadini di ogni orientamento politico, uniti dall’esigenza di tutelare la propria libertà di movimento e di contestare un provvedimento vissuto come ingiusto e inefficace.

Io e Fratelli d’Italia continueremo a portare avanti questa battaglia insieme ai cittadini, nelle piazze e nei luoghi della vita quotidiana. Perché Milano ha bisogno di soluzioni vere, non di divieti imposti dall’alto.